Grafici aumento prezzo del cibo e della produzione di biocarburanti (fonte FT)
Molti Paesi hanno imposto restrizioni all’esportazione di prodotti agricoli. L’Argentina, l’Egitto, l’Ucraina. L’erba del vicino, se è più verde, se la tiene lui. In 30 Stati ci sono stati disordini per l’aumento del prezzo dei cereali. Di solito domanda e offerta hanno lo stesso andamento. Per i cereali non è così. Negli ultimi anni la domanda è cresciuta dell’8%, il prezzo è aumentato del 50%. E’ la globalizzazione dei morti di fame. Al contadino non far sapere quanto vale il biodiesel senza pere. Se lo sa, lo vende a prezzo maggiorato. Se non lo sa, la multinazionale gli compra i campi.
Le nazioni più povere importano cereali per sfamarsi. Se una parte della loro produzione è gestita dalle multinazionali dell’energia il prezzo della fame sale insieme alla Borsa. Giro, giro tondo, cade il mondo, cade la terra, salgono i dazi, cresce la fame, l’azione si impenna. Tutti giù per terra.