Non solo MyAir: in Europa sono circa ottanta le compagnie aeree che sono fallite negli ultimi anni, lasciando a terra passeggeri già in possesso del biglietto. Il problema non sono solo i voli persi, ma anche i rimborsi mai avvenuti: oltre al danno la beffa. Il Parlamento chiederà un intervento legislativo con una risoluzione al voto mercoledì. Il commissario ai Trasporti Antonio Tajani ha già espresso il suo sostegno.

SkyEurope, Olympic, Sabena, MyAir e Volareweb: sono solo alcune delle 77 compagnie fallite in Europa dal 2000 a oggi. Se ormai grazie alle leggi europee i cittadini sono rimborsati per ritardi, cancellazioni e overbooking, il caso della bancarotta non è ancora stato affrontato dal diritto comunitario.

Il Parlamento vuole colmare questo vuoto legislativo, e presenta una risoluzione comune firmata dai gruppi PPE, S&D, Liberaldemocratici e Verdi per chiedere:

  • La revisione della legislazione esistente e una nuova iniziativa per tutelare i passeggeri in caso di bancarotta delle compagnie.

  • La costituzione di un "fondo di garanzia" per le compensazioni o la copertura via polizze assicurative.

  • Il riconoscimento del principio di "mutua responsabilità", che obbligherebbe le compagnie che vanno in una certa direzione a imbarcare i passeggeri rimasti a terra a causa del fallimento del loro vettore.

Nella seduta del 7 ottobre, quando si era discusso il tema, il presidente della commissione Trasporti del Parlamento Brian Simpsonaveva chiesto alla Commissione di "lavorare insieme per riempire questo vuoto normativo", sottolineando che "molti dei passeggeri che rimangono a terra non sono persone come noi, che viaggiano spesso per lavoro. Sono persone che non hanno i soldi per ripagarsi un biglietto, e che magari hanno usato tutti i loro risparmi per pagarsi le vacanze. E che magari vedono tutto quello che avevano messo faticosamente da parte andare in fumo così, senza averne nessuna colpa".

Durante quel dibattito, il commissario europeo ai Trasporti Antonio Tajani aveva assicurato che "I passeggeri vanno compensati, non solo, va garantito il rimpatrio quando si trovano all'estero. La Commissione sta lavorando per trovare la soluzione migliore. Un'idea potrebbe essere quella del fondo di riserva, un'altra quella di intervenire sui regimi di assicurazione dei passeggeri o delle compagnie, oppure modificare i diritti fallimentari nazionali."

Tajani ha spiegato che è già stato realizzato uno studio sull'impatto dei fallimenti e che nelle prossime settimane verrà avviata una consultazione delle parti interessate per valutare le varie opzioni, in modo da proporre la risposta più adeguata.